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professor Romano Dasti, mi ha messo in contatto con Iunia Riboli, volontaria del Presidio di Libera Cremasco, la quale, insieme a Nicolò Bassi, referente del Presidio, è venuta nella nostra scuola ed ha illustrato ai ragazzi l’associazione ed i suoi scopi, approfondendo il tema dei beni confiscati alle mafie, che riguarda, anche se pochi lo sanno, persino il nostro territorio, spiegando molto bene perché i mafiosi scelgano proprio i nostri paesi e come riescano ad inserirsi nel tessuto sociale. Quest’anno, quando Iunia mi ha proposto nuovamente la collaborazione tra la Scuola e il Presidio, coinvolgendo in un progetto anche le classi prime e seconde, ho accettato immediatamente. La sua idea era quella di far partecipare una o due sezioni per ogni classe, cioè una o due prime, una o due seconde, una o due terze. Io, spiazzandola non poco, ho esposto il progetto ai miei colleghi di lettere, che hanno aderito ben volentieri con le loro classi, per un totale di quattordici, cioè quattro prime, cinque seconde e cinque terze! Il progetto sulla carta meritava e così abbiamo iniziato questa avventura. Martedì 5 dicembre 2017 gli alunni delle classi prime e seconde hanno incontrato, presso la Sala polifunzionale dell’oratorio di Offanengo, Iunia che, dopo un lavoro preparatorio svolto con la preziosa collaborazione della Biblioteca di Offanengo, armata di grande entusiasmo ed infinita pazienza, ha affrontato gli argomenti stabiliti. Ai ragazzi delle classi prime ha raccontato le storie di sette bambini uccisi 2

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