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Giuseppe Letizia n giorno, Giuseppe Letizia camminava per le strade di campagna, di ritorno dal pascolo di suo nonno, che era allevatore. Durante il tragitto, incontrò la persona che ammirava di più al mondo: Placido Rizzotto, il sindacalista. «Buongiorno, signor Placido!» gli disse il ragazzo e l’uomo gli rispose: «Buongiorno, ma tu chi sei?». Giuseppe si presentò: «Il mio nome è Giuseppe». Placido aggiunse: «Immagino che tu sappia chi sono io». Il giovane annuì: «Assolutamente sì!». Così iniziò una grande amicizia, che avrebbe influenzato molto la sua vita. Quando tornò a casa, Giuseppe raccontò ai suoi genitori l’accaduto: la chiacchierata con Placido e della sua nuova amicizia. U Dopo aver concluso l’università, Giuseppe cominciò a prepararsi per diventare sindacalista e a seguire le orme di Placido, che, nel frattempo, era stato trasferito in un’altra regione. Trascorso qualche mese, egli era pronto per entrare nel sindacato e difendere i più deboli. Gli venne assegnato un luogo molto impegnativo: Mazara del Vallo, nel sud della Sicilia. Arrivato dopo un lungo viaggio a Mazara del Vallo, si preoccupò subito di trovare un alloggio. Dopo aver cercato per più di un’ora, individuò un appartamento che, oltre ad essere molto carino, era poco costoso. Iniziò a tenere i primi discorsi nella piazza principale, come il suo idolo, e in breve tempo conquistò la fiducia della folla e perfino la simpatia nei suoi con85

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