fare lo sgambetto ad alcuni giocatori! La partita fu immediatamente interrotta, l’arbitro sostituito, la partita rinviata e il risultato azzerato. Grazie a questo Domenico divenne noto e famoso in tutto il mondo e, quando tornò a casa, dopo tutti quegli anni di splendida carriera, vide i suoi genitori felici e strabiliati per quello che era diventato. Un giorno arrivò a casa sua il presidente della F.I.G.C. e gli organizzò una festa con i suoi colleghi di dirigenza , che gli mostrarono riconoscenza e gli fecero dei festeggiamenti. Domenico aveva molti ammiratori e sperò che quei momenti non finissero mai; si sposò con Agata ed ebbero due figli: una bambina di nome Marta ed un bambino di nome Cristiano, che ammiravano il lavoro del padre e rimasero molto contenti quando raccontò loro la storia dei Mondiali e Cristiano gli disse: «Anche io da grande voglio diventare come te e fare l’arbitro». Il resto degli anni della sua vita li trascorse a dirigere, studiare e vivere con la famiglia. Scrisse anche un libro in cui raccontava la fantastica avventura della sua vita, allenò i figli ed insegnò loro a giocare a calcio e ad essere sempre corretti e sinceri, generosi e altruisti. Marta giocò per qualche anno nelle giovanili di calcio femminile con un discreto rendimento fino a diventare una brava veterinaria, mentre Cristiano seguì le orme del padre, giocando perfino nell’Internazionale di Milano. Francesco , Andrea, Lidia, Nicolò, Cristiano 44
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